OPAC delle Biblioteche Franco Serantini (Ghezzano - PI) e Giovanni Domaschi (Verona)

Le due destre : le derive politiche del postfordismo / Marco Revelli

Main Author: Revelli, Marco, storico, sociologo, politologo, giornalista, attivista italiano, 1947-, AutoreCorporate Author (Secondary): Bollati Boringhieri, EditoreUniform Title: Le due destre / Marco RevelliLanguage: italiano.Country: Italia.Publication: Torino : Bollati Boringhieri, 1996Description: 255 p. ; 20 cmISBN: 88-339-0972-7.Series: Temi, 58Dewey: 945.092 9, 23, italianaAbstract: Il libro prende le mosse dal paradosso dell’anomala «normalità» italiana per cui, al posto della competizione tra quelle che si è soliti considerare una destra e una sinistra, lo spazio politico è occupato essenzialmente da due destre: una destra populista e plebiscitaria (fascistoide) da un lato, e una destra tecnocratica ed elitaria dall’altro. Due destre in conflitto tra loro sui mezzi ma per molti versi unificate da un fine comune, che è quello di offrire un’adeguata sponda istituzionale al «salto di paradigma» produttivo e sociale – dal fordismo al postfordismo – cui stiamo assistendo. La prima parte del libro si apre con un'«autopsia della Prima Repubblica», completata da una originale interpretazione di «Tangentopoli», ed è prevalentemente dedicata alla metamorfosi della destra fascistoide. La seconda parte inizia con delle ipotesi sul postfordismo e affronta la questione sindacale e quella della crisi del compromesso socialdemocratico per giungere a una definizione della «via italiana al postfordismo»: la via della destra tecnocratica alla quale la maggioranza della sinistra politica e sindacale – in primo luogo il PDS –, è subalterna. La ricerca di un nuovo spazio della sinistra, cui è dedicata la terza parte, è da Revelli svolta in chiave prevalentemente etica: i capitoli finali trattano del razzismo come lato oscuro della «ideologia moderna», della figura dello «straniero» e del rapporto tra etica, politica e pace. Ma dalla conclusione emerge l’idea di una «sinistra sociale» ancora tutta da costruire.Subject - Topical Name: Postfordismo -- Effetti sociali e politici -- Italia -- 1989-1995 | Etica e politica -- Studi -- Italia -- 1989-1995 | Razzismo -- Culture e ideologie -- Diffusione -- Italia -- 1989-1995 | Neofascismo -- Radici culturali e ideologiche -- Italia -- 1989-1995 Subject - Geographical Name: Italia -- Politica -- 1989-1995
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Libro Libro Biblioteca Franco Serantini

La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. Attualmente la biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea.

Non-fiction ANT 2795 (Browse shelf (Opens below)) 1 Available Fondo M. Antonioli 2025-2660

Il libro prende le mosse dal paradosso dell’anomala «normalità» italiana per cui, al posto della competizione tra quelle che si è soliti considerare una destra e una sinistra, lo spazio politico è occupato essenzialmente da due destre: una destra populista e plebiscitaria (fascistoide) da un lato, e una destra tecnocratica ed elitaria dall’altro. Due destre in conflitto tra loro sui mezzi ma per molti versi unificate da un fine comune, che è quello di offrire un’adeguata sponda istituzionale al «salto di paradigma» produttivo e sociale – dal fordismo al postfordismo – cui stiamo assistendo. La prima parte del libro si apre con un'«autopsia della Prima Repubblica», completata da una originale interpretazione di «Tangentopoli», ed è prevalentemente dedicata alla metamorfosi della destra fascistoide. La seconda parte inizia con delle ipotesi sul postfordismo e affronta la questione sindacale e quella della crisi del compromesso socialdemocratico per giungere a una definizione della «via italiana al postfordismo»: la via della destra tecnocratica alla quale la maggioranza della sinistra politica e sindacale – in primo luogo il PDS –, è subalterna. La ricerca di un nuovo spazio della sinistra, cui è dedicata la terza parte, è da Revelli svolta in chiave prevalentemente etica: i capitoli finali trattano del razzismo come lato oscuro della «ideologia moderna», della figura dello «straniero» e del rapporto tra etica, politica e pace. Ma dalla conclusione emerge l’idea di una «sinistra sociale» ancora tutta da costruire

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