La prossima rivoluzione : dalle assemblee popolari alla democrazia diretta / Murray Bookchin ; prefazione e cura dell'edizione italiana di Martino Seniga ; introduzione di Debbie Bookchin e Blair Taylor ; postfazione di Ursula K. Le Guin
Translation of: Bookchin, Murray, The Next Revolution. Popular Assemblies & the Promise of Direct DemocracyLanguage: italiano ; of original work, inglese.Country: Italia.Publication: Pisa : BFS, c2018Description: 188 p. ; 21 cmISBN: 978-88-89413-91-3.Series: A margine, 12Dewey: 320.57, 21, italianaAbstract: I saggi di Murray Bookchin, pubblicati in questo libro, partono dall'analisi impietosa dello scenario desolato della società capitalista del XXI secolo, dal disastro ecologico all'aumento delle diseguaglianze e delle ingiustizie sociali, ma hanno il coraggio di proporre un percorso nuovo, rivoluzionario e democratico, per tutti coloro che credono che il progresso si possa associare alla giustizia sociale e al collettivismo. Senza immaginare, in modo velleitario, di abbattere la società globalizzata, Bookchin propone una strategia fattibile per la sinistra internazionale, una strategia che rilanciando il rapporto tra cittadini e comunità locali trova proprio nella democrazia diretta e nelle assemblee popolari gli strumenti per rilanciare le politiche sociali, democratiche e progressiste nell'era del capitalismo globale. Quella proposta da Bookchin e una democrazia libertaria e glocale che aspira a cambiare in meglio il futuro del genere umano e del pianeta in cui viviamo. Un'utopia che ha già ispirato il popolo curdo che, anche dalle tesi di Bookchin, ha attinto la spinta ideologica per realizzare in Siria e in Turchia nuove comunità libertarie ed egualitarie unite nel progetto Confederalista democratico. Un progetto politico e sociale che nel Rojava ha contribuito alla battaglia vittoriosa degli uomini e delle donne curde contro l'esercito dei tagliagole e stupratori dello Stato islamico e nel Bakur sostiene la resistenza alla durissima repressione dello stato turco nelle città e nei liberi municipi del Kurdistan del nord.Subject - Topical Name: Democrazia diretta -- Teorie -- Sec. 20 | Autogestione -- Teorie -- Sec. 20 | Anarchia -- Teorie -- Sec. 20Item type | Current library | Collection | Call number | Copy number | Status | Notes | Date due | Barcode |
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Biblioteca Franco Serantini
La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. Attualmente la biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. |
Non-fiction | Archivio 07327 (Browse shelf (Opens below)) | 1 | Available | 2018-0054 | ||
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Biblioteca Franco Serantini
La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. Attualmente la biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. |
Non-fiction | Archivio 07328 (Browse shelf (Opens below)) | 2 | Available | 2018-0055 | ||
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Biblioteca Franco Serantini
La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. Attualmente la biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. |
Non-fiction | AMA 12/1 (Browse shelf (Opens below)) | 3 | Non ammessa al prestito | Archivio BFS edizioni | ||
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Non-fiction | AMA 12/2 (Browse shelf (Opens below)) | 4 | Non ammessa al prestito | Archivio BFS edizioni | ||
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Biblioteca Franco Serantini
La Biblioteca Franco Serantini di Pisa è un istituto di ricerca e conservazione specializzato in storia sociale e contemporanea, con particolare attenzione dedicata alla storia e alla cultura del movimento anarchico e socialista, del movimento operaio e sindacale, di quello antifascista e della Resistenza, dei movimenti di opposizione degli anni sessanta e settanta. Attualmente la biblioteca fa parte in qualità di ente collegato della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e aderisce al progetto del portale di storia contemporanea "Toscana Novecento" promosso dalla rete regionale degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea. |
Non-fiction | AMA 12/3 (Browse shelf (Opens below)) | 5 | Non ammessa al prestito | Archivio BFS edizioni | ||
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Biblioteca Giovanni Domaschi
La Biblioteca Giovanni Domaschi vuole contribuire allo sviluppo di una cultura fondata sulla pratica della libertà, sul rispetto delle diversità, sull'opposizione allo sfruttamento e ad ogni autoritarismo. Scopo primario della biblioteca è quello di rendere reperibili anche a Verona testi e materiali sul pensiero politico rivoluzionario, sulla storia dei movimenti di lotta e di emancipazione, sull'analisi critica delle forme di potere. La Biblioteca partecipa alla vita culturale della città attraverso la promozione di convegni, dibattiti, proiezioni, mostre.
La Biblioteca G. Domaschi intende sviluppare spazi pubblici di discussione liberi dal condizionamento delle politiche istituzionali e dai meccanismi di mercato: pensiamo infatti che riappropriarsi di una cultura e di un sapere autogestiti vada in questa direzione, sia per mantenere la memoria sul pensiero e sulle lotte di chi nel passato ha tentato di trasformare la società, sia per permettere una riflessione critica sulla condizione in cui ci troviamo a vivere, scommettendo sulla possibilità di trasformare il futuro. |
Non-fiction | A_0871 (Browse shelf (Opens below)) | 6 | Available | Dono dell'editore |
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Traduzione dall'inglese di Norma Santi e Martino Seniga
I saggi di Murray Bookchin, pubblicati in questo libro, partono dall'analisi impietosa dello scenario desolato della società capitalista del XXI secolo, dal disastro ecologico all'aumento delle diseguaglianze e delle ingiustizie sociali, ma hanno il coraggio di proporre un percorso nuovo, rivoluzionario e democratico, per tutti coloro che credono che il progresso si possa associare alla giustizia sociale e al collettivismo. Senza immaginare, in modo velleitario, di abbattere la società globalizzata, Bookchin propone una strategia fattibile per la sinistra internazionale, una strategia che rilanciando il rapporto tra cittadini e comunità locali trova proprio nella democrazia diretta e nelle assemblee popolari gli strumenti per rilanciare le politiche sociali, democratiche e progressiste nell'era del capitalismo globale. Quella proposta da Bookchin e una democrazia libertaria e glocale che aspira a cambiare in meglio il futuro del genere umano e del pianeta in cui viviamo. Un'utopia che ha già ispirato il popolo curdo che, anche dalle tesi di Bookchin, ha attinto la spinta ideologica per realizzare in Siria e in Turchia nuove comunità libertarie ed egualitarie unite nel progetto Confederalista democratico. Un progetto politico e sociale che nel Rojava ha contribuito alla battaglia vittoriosa degli uomini e delle donne curde contro l'esercito dei tagliagole e stupratori dello Stato islamico e nel Bakur sostiene la resistenza alla durissima repressione dello stato turco nelle città e nei liberi municipi del Kurdistan del nord